L’Islam è la religione che la Giordania E’ ufficiale e maggioritario. Ed è la chiave per capire la vita quotidiana del Paese. Pertanto, in questa pagina vi raccontiamo come è presente nella società, quali sono i suoi pilastri e dove si trovano i suoi luoghi più sacri, così come le sue principali moschee.
L’articolo 2 della Costituzione prevede che la religione giordana è ufficialmente l’Islam. E non si tratta solo di una formalità, ma anche di una realtà sociale: si stima che oltre il 97% dei giordani professi la religione musulmana, lasciando un residuo 2% di cristiani e meno dell’1% per le altre fedi, tra cui il buddismo. E all’interno di quel 97% di musulmani, la corrente predominante è il sunnismo, con circa il 90% dei fedeli, rispetto a meno del 10% degli sciiti.
Tuttavia, la Giordania è un paese abbastanza tollerante dal punto di vista religioso e, nonostante meno del 3 per cento della popolazione professi altre fedi, c’è libertà di culto. Lo si vede, soprattutto, nell’esistenza di chiese in diverse città e, soprattutto, nel rispetto per i luoghi santi
cristiani
ed ebraici in territorio giordano, che sono una vera attrazione per i turisti religiosi.
L’Islam, quindi, è radicato a tutti i livelli della società: dalla politica alla famiglia, passando per la scuola e il lavoro. Pertanto, la vita quotidiana è determinata dai ritmi della vita Religione: la Giordania è governata dal calendario musulmano (lunare invece che solare), il che implica che uno dei suoi mesi è il Ramadan, rallentando notevolmente la vita quotidiana a causa dell’obbligo di digiunare durante il giorno.
Il venerdì è di solito il giorno sacro di riposo, quando si svolge la preghiera più importante della settimana, e apre il fine settimana giordano, che comprende anche il sabato. Altri aspetti che richiamano il ruolo centrale del Le religioni in Giordania sono il cibo halal o l’importanza del matrimonio come punto di svolta nella vita di ogni giordano.
Ma detto questo e senza negare la grande influenza che la religione ha in Giordania, si può dire che in questo paese l’applicazione pratica dei suoi usi e costumi è un po’ più rilassata che in altri paesi del Medio Oriente. E questo è in gran parte il risultato del ruolo della Giordania come punto di equilibrio tra le tradizioni arabe della regione e la sua apertura al mondo occidentale.
Ecco perché, come vedrete intorno a voi, ci sono molte donne che non si coprono il capo con il velo, adottando anche un abbigliamento più internazionale. È proprio il ruolo pubblico delle donne ad essere più visibile nella società: dal mondo del lavoro a quello accademico e politico, anche se c’è ancora molta strada da fare.
L’elemento centrale dell’Islam in Giordania è, logicamente, il Corano: è il libro sacro di questa religione, considerato la riproduzione scritta della parola di Dio al Profeta Maometto attraverso l’Arcangelo Gabriele. Ha 114 capitoli o azore, che raccolgono le credenze di base dei musulmani, così come gli eventi storici accaduti prima e durante la vita di Maometto.
Come afferma la tradizione sunnita, che è la maggioranza in Giordania, ogni buon musulmano deve essere governato da cinque pilastri fondamentali:
Per l’Islam e per i seguaci di questa religione, la Giordania occupa un posto di primo piano, sia per le vicende legate alla vita di Maometto, sia per gli episodi storici contenuti successivamente nel processo di diffusione di questa fede nel resto del Medio Oriente e del Nord Africa.
Ad esempio, si ammette che il Profeta Maometto deve aver attraversato questa terra nel suo famoso viaggio notturno dalla Mecca alla Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, per ascendere al Cielo da lì sul dorso del suo cavallo alato Buraq.
Questo episodio narrato nel Corano avvenne intorno al 621 d.C., ma negli anni successivi, dopo la morte di Maometto, la Giordania fu teatro anche di altri importanti eventi. Ad esempio, è stato il primo luogo attraverso il quale l’Islam si è diffuso al di fuori della penisola arabica, cioè la prima terra in cui questa religione è entrata in contatto con il mondo non islamico.
Inoltre, fu il consiglio operativo delle prime battaglie per espandere la fede musulmana, in questo caso contro l’Impero bizantino, a dominare l’area: nella battaglia di Mu’tah (Governatorato di Karak) nel 629 e nelle due battaglie di Yarmouk (634 e 636), la seconda fu quella veramente decisiva e vittoriosa, che aprì le porte all’espansione musulmana.
Inoltre, ecco un altro aspetto che è particolarmente rilevante per questa religione: la Giordania Ospita le tombe di alcuni dei principali compagni di Maometto, che assunsero diversi ruoli per diffondere la fede musulmana e che, qualche tempo dopo, sono oggetto di venerazione e pellegrinaggio. Si può evidenziare quanto segue:
Oltre a questi luoghi sacri per questa religione, in Giordania Ci sono anche moschee importanti e imponenti. E per la gioia dei non musulmani, alcuni di questi templi possono essere visitati come turisti, sempre rispettando le regole di comportamento e mai durante le ore di preghiera.
Alcune delle moschee più interessanti del paese sono:
Nelle pagine dedicate a ciascuna destinazione è possibile trovare maggiori informazioni su queste moschee e altri luoghi sacri per questa religione in Giordania, che spesso fanno parte dei circuiti e delle visite guidate.
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