È difficile parlare dei migliori ristoranti in Giordania perché ognuno ha il suo verdetto. Ma se accettiamo le principali classifiche stilate dai critici gastronomici, ci sono alcuni posti che brillano di luce propria sulla scena giordana. E non esattamente con il bagliore delle stelle Michelin, che al momento si fanno notare per la loro assenza (al momento della stesura di questo articolo, non c’erano ristoranti locali con questo riconoscimento), ma con la luce di un altro prestigioso elenco. Diamo un’occhiata.
Giordania, nella classifica dei 50 migliori ristoranti dell’area MENA
La prestigiosa società britannica WilliamReem è responsabile della classifica 50 Best Restaurants, che cerca di analizzare e classificare i migliori ristoranti di tutti i continenti. Sebbene non ci sia un rappresentante giordano nella lista dei World’s 50 Best Restaurants, c’è un rappresentante giordano nella lista per la regione del Medio Oriente e del Nord Africa, ovvero la MENA’s 50 Best Restaurants.
E non lo fa in modo residuale, ma con un rilievo notevole, soprattutto se si considera che le dimensioni del Paese e il numero di abitanti non sono paragonabili a quelli di altre potenze economiche della regione. Questo la dice lunga sulla capacità turistica della Giordania, ma anche sulla qualità dei suoi ristoranti.
I 5 migliori ristoranti della Giordania (se accettiamo la classifica di cui sopra) si trovano nella capitale, Amman, in quanto è la principale porta d’ingresso per i turisti che visitano il paese e un luogo che combina cosmopolitismo e tradizione come poche altre città del Medio Oriente.
I 5 ristoranti selezionati
Un aspetto notevole dei cinque ristoranti selezionati nella classifica è la loro cucina autentica e locale: a differenza di altri paesi con ristoranti che hanno poco a che fare con la gastronomia tradizionale, nel caso di questi ristoranti giordani il cliente potrà avere la sensazione di gustare piatti e prodotti tipici.
Il ristorante meglio classificato è Fakhreldin, al 7° posto. Secondo le parole dei critici, offre “un servizio eccezionale e cibo levantino in una villa storica”, in quanto occupa l’ex residenza dell’ex Primo Ministro Fawzi Al Mulki, ristrutturata dal famoso architetto Ammar Khammash. L’elenco dei piatti consigliati è ampio, dai mezze freschi alla carne alla griglia con pinoli e verdure. E per dessert, osmaliyeh (strisce di pasta fillo con crema).
Al 18° posto c’è Shams El Balad, che è nato come un piccolo caffè ma è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento vicino a Rainbow Street a Jabal Amman. Le semplici specialità includono falafel di barbabietola, mshat (frittelle) di cavolfiore e mutabal di melanzane.
Anche la cucina beduina della Giordania è rappresentata in questa prestigiosa classifica grazie a Sufra, che modernizza ricette antiche per raggiungere nuove vette di sapore. Tra i suoi piatti più iconici c’è il famoso mensaf e il sajjiyeh, quest’ultimo cotto alle fiamme. Un altro dettaglio che farà piacere a tutti i clienti: la cottura avviene in pentole di terracotta, che danno ai piatti un tocco caratteristico. Il tutto viene servito in piccole porzioni in modo da poter assaggiare molti piatti.
Il ristorante Alee (36° posto) si dedica alla cucina giordana levantina (con ingredienti genuini come i peperoni fermentati, il pane taboun, le cipolle sottaceto, il bulgur e il cavolfiore con capperi). Il 3C Bar in the Back chiude la lista al 44° posto, con un concetto di dopolavoro izaka o informale ma molto gustoso, dove il vino offre anche un abbinamento ideale per ogni piatto, cosa non sempre facile nel paese.