Museo nel punto più basso della Terra: informazioni per la tua visita

Il Museo al Punto Più Basso della Terra (con un acronimo come MuLPE) è una delle principali proposte culturali per chi visita l’area del Mar Morto. Quindi, se hai intenzione di viaggiare qui e vuoi sapere cosa c’è di interessante in questo luogo, presta attenzione a tutto ciò che ti diciamo in questo post.

Che cos’è il museo nel punto più basso della Terra?

Inaugurato nel 2006, questo museo ha senza dubbio un nome molto particolare e si riferisce alla sua collocazione: si trova a circa 405 metri sotto il livello del mare, nel settore meridionale del Mar Morto, che è appunto il punto più basso del pianeta. Tuttavia, il nome funge più che altro da rivendicazione di questa curiosità, ma la sua collezione ha poco a che fare con la realtà geologica che gli conferisce questo record, se non per un piccolo spazio che si occupa della geomorfologia della zona.

In realtà, si tratta più di un tipico museo archeologico, poiché mostra la straordinaria ricchezza recuperata dall’ambiente. In realtà, in origine doveva essere un museo tematico dedicato alla biblica Grotta di Lot (Deir ‘Ain’ Abata), situata a pochi metri dal recinto: mostra elementi architettonici e decorativi provenienti dal monastero bizantino costruito nel V secolo d.C., ma in seguito si è deciso che valeva la pena mostrare anche molti altri pezzi paleontologici e archeologici in seguito, realizzati da civiltà diverse come quelle dell’Età dei Metalli, i Nabatei o i Romani.

Il grande promotore del museo fu l’archeologo greco Dr. Konstantinos D. Politis, che negli anni ’90 stava scavando la suddetta Grotta di Lot, un’idea che fu poi sostenuta dal Dipartimento giordano delle Antichità. L’edificio è opera dell’architetto giordano George Hakim ed è di forma circolare perché si ispira alle conchiglie fossili di ammonite, presenti nella zona decine e anche centinaia di milioni di anni fa.

Cosa vedere: la collezione MuLPE

La collezione permanente del Museo del Punto Più Basso della Terra è organizzata cronologicamente e tematicamente, dalla preistoria ai giorni nostri, con spazi espositivi dedicati alle diverse civiltà che hanno abitato il Mar Morto, con i rispettivi pezzi paleontologici o archeologici rinvenuti nell’area.

Tra le cose più notevoli e interessanti da vedere ci sono:

  • Ceramiche dell’età del bronzo, III millennio a.C., rinvenute nella Grotta di Lot e relative alle città di Bab edh-Dhra e Numeira, solitamente identificate con Sodoma e Gomorra
  • Lapidi con iscrizioni nabatee, di grande valore per conoscere la scrittura di questa civiltà che divenne impero nel I secolo a.C
  • Tessuti nabatei, che è una grande opportunità per saperne di più sull’attività tessile di 2.000 anni fa
  • Pavimento a mosaico bizantino proveniente dalla vicina Grotta di Lot
  • Oggetti per la lavorazione dello zucchero, in quanto questo ingrediente era conosciuto e diffuso nella zona già nel Medioevo grazie ai Mamelucchi egizi, molto prima della sua diffusione in tutta Europa. Uno spazio del museo è dedicato alla storia dello zucchero
  • Oggetti e stile di vita delle tribù beduine locali

Inoltre, il MuLPE dispone di una piccola sala per mostre temporanee, oltre a una sala multimediale e altri spazi per la ricerca e per servire i visitatori, come una caffetteria e un negozio di artigianato e souvenir.

Informazioni pratiche per la visita

Queste sono le informazioni di base per visitare il MuLPE:

  • Indirizzo: Gawr as-Safi, Giordania
  • Orari di apertura: aperto tutti i giorni, dalle 8:00 alle 16:00
  • Prezzo: 2 JD. I possessori del Jordan Pass entrano gratuitamente

Foto: Ana al’ain, licenza CC 4.0

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