Dopo aver dedicato dei post ad alcuni piatti tipici, come lo zarb o il makloubeh, è la volta di uno molto diffuso in tutto il mondo, come il kibbeh. In questo post vi raccontiamo cosa indossa il kibbeh e perché è così popolare in Giordania e nei paesi in cui è arrivato grazie all’emigrazione giordana e, in generale, alle persone provenienti dal Medio Oriente.
Kibbeh: cosa indossa e come è fatto
Il kibbeh, spesso scritto anche come kibbe, è un piatto che abbiamo già menzionato in questo post sul bulgur, in quanto è uno degli ingredienti presenti nella ricetta. Tuttavia, si può dire che l’ingrediente principale è la carne, che di solito è agnello o manzo. Questa carne viene macinata e mescolata con altri ingredienti che ne esaltano il sapore, come la maggiorana, la cannella o il pepe. E come al solito non mancano le noci, in questo caso le più comuni sono i pinoli.
Questo impasto a base di carne è, infatti, il ripieno che viene introdotto nel suo involucro: una specie di palla che, una volta chiusa, ricorda un pallone da rugby, poiché alle sue estremità c’è una forma leggermente appuntita. Questo involucro è composto da carne macinata e dal già citato bulgur. La dimensione varia da uno all’altro, ma di solito si aggira intorno a quella di un limone, adottando infatti una forma simile.
Quando la palla è già chiusa con il ripieno all’interno, vengono fritte nell’olio, immergendo completamente il kibbeh. Questo porta ad un contrasto di consistenze: l’involucro è leggermente croccante, mentre l’interno è più morbido.
Il kibbeh viene solitamente servito su un piatto con più unità, e può formare composizioni che colpiscono gli occhi del commensale: fiori, stelle e altri raggruppamenti, di numero variabile. Per accompagnare, è comune servire la salsa allo yogurt o la tahina, che sono molto diffuse in tutto il Medio Oriente. Di solito viene anche presentato con fette di limone o lime, poiché a molte persone piace cospargerlo con gocce di questi agrumi.
Viene spesso chiamata polpetta di carne e bulgur, anche se in realtà il processo di produzione è diverso: sebbene alla polpetta venga data una forma rotonda e pastellata prima di friggerla, in questo caso viene creato il suddetto sacco o involucro di carne e bulgur, e poi viene introdotto il ripieno.
E per quanto riguarda il modo di ingerirlo, ci sono due modi. I più popolari, con la mano, come se fosse un’empanada, immergendoli nelle salse servite come accompagnamento. Nei ristoranti e negli ambienti più formali, verranno mangiati con una forchetta, tagliando ogni pezzo con un coltello o addentando direttamente la palla di kibbeh.
Perché è un piatto così internazionale
Il kibbeh non viene mangiato solo in Giordania, ma anche in tutto il Levante. Infatti, in paesi come la Siria è considerato un piatto nazionale. Nella maggior parte dei casi, la variante diffusa è quella del classico kibbeh, cioè fritto. In altri luoghi, invece, esistono versioni crude della tartare, con salsa di riso o yogurt nella loro preparazione (non semplicemente come accompagnamento).
Ma come dicevamo, il kibbeh non è famoso solo in Medio Oriente e nel Levante, ma ha raggiunto anche altri luoghi lontani, in particolare alcuni paesi dell’America Latina che in passato hanno vissuto l’immigrazione da questa regione.
Ecco perché se vieni da paesi come Colombia, Brasile, Argentina o Messico, potresti aver avuto l’opportunità di provarlo prima, in una delle versioni citate. In questo continente, per motivi linguistici, ha adottato nomi come quipe o quibbe.
Che tu provenga o meno da uno di questi paesi, ti invitiamo a provare il kibbeh in Giordania e a goderti questo spuntino gustoso e popolare durante il tuo viaggio.