In un altro post del nostro blog abbiamo analizzato chi erano i Nabatei, un’antica civiltà che è stata fondamentale per la concezione dell’identità del Paese qualche tempo dopo. Abbiamo fatto riferimento ai luoghi più iconici per loro, come Petra(Raqmu nella loro lingua), Piccola Petra (Siq al-Barid, in arabo) e Wadi Rum. Ma se tracciamo un percorso nabateo, l’itinerario è molto più ampio e raggiunge altri luoghi simbolo di questa civiltà. In molti casi si tratta solo di siti archeologici, in altri nemmeno di questo. Ma il loro potere evocativo e gli studi che sono stati fatti su di essi ci permettono di comprendere meglio alcuni aspetti di questo antico popolo.
Luoghi sul terreno lungo il percorso nabateo
Il percorso dei Nabatei non è un itinerario prestabilito, come ad esempio il Sentiero del Giordano. Si tratta piuttosto di una raccolta di siti legati alla cultura nabatea che non ha una direzione specifica e che può essere percorsa nell’ordine che preferisci. Ecco l’elenco dei luoghi da non perdere:
- Wadi Faynan: una delle opere più complesse e avanzate della civiltà nabatea, che conserva un serbatoio d’acqua alimentato da un acquedotto, oltre a un deposito minerario e agricolo.
- Humayma: un altro sito legato all’approvvigionamento idrico con una cisterna, oltre a un sito di sepoltura, un santuario e delle cave. Si trova tra Petra e Wadi Rum.
- Khirbet edh-Dharih: probabilmente uno dei santuari meglio conservati di quella civiltà. Recentemente restaurato e aperto al pubblico, si trova sulla King’s Highway (tra Karak e Shobak). Visita il Jordan Museum di Amman per vedere i rilievi della sua facciata.
- Umm al-Khimal: un sito a 80 km da Amman i cui resti in piedi sono principalmente romani, ma costruiti su una base nabatea. Si conserva anche un’iscrizione nella loro lingua che attesta la fondazione del sito da parte di questa civiltà.
- Khirbet Arair – Aroër: poco rimane di ciò che i Nabatei fecero qui, ma il suo interesse risiede nel fatto che il luogo è citato nella Bibbia come “le rive dell’Arnon”, quello che oggi è Wadi Mujib.
- Khirbet al-Lahun: situato molto vicino a Wadi Mujib, questo sito è interessante perché conserva un piccolo tempio nabateo.
- Dhat Ras: importante sito nabateo con due importanti templi a bugnato, uno dei quali è visitabile, a circa 25 km da Karak.
- Rabbath Moab: un importante centro amministrativo, successivamente ampliato e modificato, ma dove sono ancora riconoscibili spazi religiosi, cisterne d’acqua, ecc.
- Aqaba: conosciuta dai Nabatei con il nome di Ayla, era il porto di riferimento di quella civiltà, di grande importanza sulle grandi rotte commerciali.
Musei dove potrai approfondire la cultura nabatea
Su questo percorso, che abbiamo chiamato itinerario nabateo, possiamo anche citare alcuni musei interessanti per una comprensione più approfondita della loro cultura, in quanto espongono manufatti archeologici recuperati dai siti sopra citati o da altre fonti:
- Il Jordan Museum di Amman: ha una sala dedicata ai Nabatei, dove sono esposti sculture e rilievi, una magnifica testimonianza della loro arte, che era figurativa. Sono esposti anche ceramiche e altri oggetti di uso quotidiano.
- Museo nel punto più basso della Terra: un altro museo con uno spazio dedicato a questa civiltà, in questo caso accanto al Mar Morto e con due grandi attrazioni: un corpo mummificato e un tessuto ben conservato.
- Museo di Petra: ovviamente, una visita a questo nuovo centro espositivo e interpretativo è molto esplicativa della civiltà nabatea e, nello specifico, della sua capitale, Raqmu, oggi Petra.
Questi sono solo alcuni esempi di luoghi in cui la presenza e l’eredità dei Nabatei è evidente. Ma ce ne sono molti altri sparsi nella metà meridionale del Paese, così come altri siti legati ad altre civiltà che hanno lasciato il loro segno, come i Romani e i Bizantini, tra le tante. Se lo desideri, possiamo accompagnarti a visitarli tutti.